Chiudo gli occhi e ricordo. Mi trovo immersa in un paesaggio senza tempo, che ispira serenità e pace al primo sguardo dello spettatore ignaro e di quello consapevole, del turista frettoloso e di quello di lungo periodo, di chi da sempre lo ammira e di chi lo scopre per la prima volta, di chi ha la fortuna di viverci, e di chi sogna una vita bucolica in armonia con i cicli della natura.
È un paesaggio che suscita intensa emozione, concilia la spiritualità, stimola la speculazione filosofica, porta ogni essere vivente a riconciliarsi con la Madre Terra. È la Terra vissuta da San Francesco, Santa Chiara, San Benedetto, San Valentino e Santa Rita. Giotto, Perugino, Pinturicchio, Benozzo Gozzoli e Luca Signorelli sono nati nella bellezza e bellezza hanno prodotto, ispirandosi a questa Terra incontaminata e pura, impreziosita da corsi d’acqua cristallina, laghi e laghetti incastonati tra i monti, fiumi e torrenti che scorrono degradando dolcemente tra le colline o precipitando improvvisamente come cascatelle tintinnanti o rapide scroscianti. Piccoli borghi, tranquilli e silenziosi, punteggiano il paesaggio come preziose gemme in un mantello dai cangianti colori.
Il verde e l’argento della vegetazione, l’ocra e il marrone della terra, l’azzurro del cielo e il bianco e rosa della pietra, le infinite sfumature di questo incantevole paesaggio riempiono gli affreschi dei grandi pittori che lo hanno rappresentato. Ora come allora il fascino e l’equilibrio ne rimangono inalterati, la mano dell’uomo è intervenuta in modo delicato e consapevole, mai invasivo, costruendo suggestivi centri abitati e addomesticando le colture della vite e dell’olivo.
Questa è l’Umbria, il cuore verde d’Italia, uno scrigno di gioielli d’arte e di natura, di inestimabile valore, orgogliosamente la mia terra d’adozione. L’ho scelta ventotto anni or sono, ne ero innamorata, ed ora lo sono ancor più, dopo aver scoperto i suoi tanti tesori, più o meno noti.
Ma le sorprese non hanno mai fine, né per me né per chi in Umbria ci vive.
Me ne sono resa conto ancora una volta durante la mia ultima visita, grazie ad AIFB, Associazione Italiana Food Blogger che mi ha offerto questa possibilità, in occasione del secondo SALONE DEL TURISMO RURALE. Ho trascorso quattro splendide giornate in quel di Assisi, il primo weekend di ottobre, ospite presso l’accogliente agriturismo MALVARINA. Ho avuto modo di scoprire interessanti aspetti del territorio, e nuove iniziative progettuali per la promozione di un turismo sostenibile e rispettoso della natura. Una prova ulteriore che gli abitanti di questa Terra guardano al futuro conciliandolo col passato, con senso imprenditoriale avanguardistico e salde basi culturali.
Siamo arrivati il 5 ottobre, nel primo pomeriggio, noi quattro blogger dell’AIFB e un gruppo di simpatici giornalisti con i quali abbiamo familiarizzato e condiviso esperienze indimenticabili. Oltre a me, a rappresentare l’AIFB erano Elena Tordi, Gabriella Pizzo e la nostra giovanissima collega Eleonora Giammarini. I giorni successivi si sono unite a noi le rappresentanti del Direttivo, Sara Bardelli e Tamara Cinciripini. Durante il tour siamo state accompagnate, e molto coccolate, da due bravissime e pazienti organizzatrici, Maria Luisa Lucchesi ed Emanuela De Nigris.
Accolti alla stazione di Assisi, siamo stati accompagnati alla Malvarina, dove ci siamo sistemati prima di iniziare il programma stabilito per noi.
L’agriturismo MALVARINA, situato in zona collinare poco distante da Assisi, consta di diversi caseggiati, immersi nella quiete del bosco, finemente ristrutturati e arredati, ma nel rispetto dello stile agreste. Oltre agli appartamenti e alle camere, dislocati a pochi metri l’uno dall’altro, c’è il corpo centrale, formato dai vari locali di servizio, laboratori, e soprattutto una grande locanda, una sorta di museo rurale con attrezzature di ogni tipo, in bella vista sulle pareti. C’è da perderci la testa! Per noi blogger una miniera di saperi e sapori antichi, strumenti che si utilizzavano in cucina e nella lavorazione e trasformazione dell’olio e del vino. E ci sono anche antichi giocattoli e strumenti musicali!
Nella produzione dell’olio la MALVARINA eccelle: ha ottenuto le prestigiose TRE FOGLIE della guida 2014 del GAMBERO ROSSO. Devo dire che già conoscevo e apprezzavo l’olio della Malvarina, l’ho acquistato spesso durante i miei soggiorni spoletini.
Le attività dell’azienda agrituristica sono varie e diversificate: oltre l’olio si produce frutta e verdura, si allevano animali per la produzione di carni, salumi e formaggi, si organizzano eventi, cooking class, escursioni a piedi, in mountain bike e a cavallo. Cavalcare è la passione di Claudio, proprietario fondatore dell’azienda e capofamiglia. È proprio suo il progetto CAVALCANDO IN UMBRIA, che comprende una serie di itinerari pensati per vari livelli, dal principiante al cavaliere esperto.
Alla locanda della Malvarina abbiamo gustato l’ottima cucina della cuoca Patrizia, che ci ha preparato, la sera del giorno 6, una cena superlativa, ben presentata e corredata anche di un simpatico ricettario stile naif.
Ma andiamo per ordine. Il pomeriggio del primo giorno, il 5 ottobre, è stata programmata per noi la visita all’UNIVERSITA’ DEI SAPORI a Perugia. Il paese dei balocchi per chi si occupa di cibo, e per noi foodblogger in particolar modo. Si tratta di uno dei più importanti centri di formazione teorico-pratica, per lo sviluppo e la diffusione di competenze e professionalità nel campo della ristorazione e dell’enogastronomia. Una eccellenza italiana che si rivolge ad un pubblico internazionale.
Ad accoglierci nella moderna sede di Perugia è Maurizio Beccafichi, uno dei più alti responsabili: ci mostra una struttura di oltre 5.000 mq, all’avanguardia, dotata di laboratori corredati con ogni tipo di sofisticata strumentazione, per i processi di lavorazione delle materie prime e di preparazione dei cibi.
Oltre alla sede storica di Perugia, vi è una sede a Terni, ed una a Broni, in Lombardia, di recente apertura.
La formazione è a tutto tondo, con corsi specialistici che coprono tutte le richieste e tutti i campi della preparazione e distribuzione del cibo.
Ma sempre nuove idee vengono messe in campo dagli organizzatori e responsabili dell’UDS. Ad esempio il nuovo progetto U FACTOR, che vede la collaborazione tra UDS ed il Consorzio UMBRIA&TASTES, finalizzato a creare un connubio sinergico tra itinerari turistici e naturalistici, il mondo del gusto, i prodotti e i sapori del territorio. Si tratta di pacchetti turistici che prevedono escursioni naturalistiche, visite a luoghi d’arte, conferenze a tema, esperienze sensoriali, cooking class e laboratori. Vivere l’Umbria in una esperienza totalizzante, che comprenda gli aspetti peculiari del suo territorio, della sua storia e cultura.
Abbiamo incontrato tanti studenti dai visi sorridenti e soddisfatti, motivati ad apprendere, ben seguiti dai loro Maestri. Abbiamo assistito alla preparazione della pasta fresca e di un gustosissimo “erbazzone emiliano”. Abbiamo assaporato alcuni deliziosi piatti e sentito profumi straordinari, come quello del tartufo.
Abbiamo incontrato un “archeochef”, il Maestro Marino Marini, inventore della FARSICCIA, una salsiccia che contiene anche farro e “garum”, ispirata ad antiche ricette tratte dal “De re coquinaria” di Apicio.
Maurizio Beccafichi ci ha illustrato addirittura nuovi attrezzi di cucina inventati da loro.
È stata una visita davvero coinvolgente e ricca di sorprese, c’è da sperare che questa realtà divenga sempre più importante nel futuro, sia per l’economia locale, sia per la valorizzazione della cultura enogastronomica italiana.
Dopo questo intenso pomeriggio ci aspettava una deliziosa cena di benvenuto presso il Relais LA FAVORITA, un elegante casale in pietra con piscina e ristorante.
La visita al SALONE, ad UMBRIAFIERE, località Bastia Umbra, è avvenuta venerdì 6 ottobre, il giorno dell’inaugurazione. Tante le novità, numerosi gli espositori, interessanti le conferenze di rendiconto dell’anno passato e di pubblicizzazione della più recente progettualità sul futuro.
Particolarmente efficace la presentazione del PRIMO RAPPORTO NAZIONALE sul TURISMO RURALE, a cura di RTR, Rete Turistica Rurale, e l’esposizione delle NUOVE STRATEGIE per il triennio 2017/2020, a cura di importanti dirigenti MIBACT e rappresentanti di Enti e Associazioni del settore.
In questo ambito è stata presentata ASSOGAL, nuova iniziativa di coordinamento dei vari GAL che fanno capo ai diversi territori della Regione Umbria.
L’acronimo GAL significa Gruppo di Azione Locale, beneficiario dei contributi previsti dal programma comunitario LEADER (Laisons Entre Actions de Développment de l’Economie Rurale).
Un GAL nasce come espressione del territorio ed elabora strategie di sviluppo dell’area rurale che rappresenta, allo scopo di renderla più dinamica, di creare nuove occasioni di occupazione e di generare opportunità di miglioramento e valorizzazione, costruite sulle caratteristiche peculiari di ogni area rurale, rispettandone cultura e tradizioni.
Altra novità è la BTA, la Borsa del Turismo Agroalimentare, in vista della proclamazione del 2018 come “Anno del Turismo enogastronomico”. Protagoniste della prima BTA sono le eccellenze dell’Italia Centrale, Umbria, Toscana, Marche, Abruzzo e Lazio, con esposizioni e degustazioni di prodotti tipici, cooking show, itinerari a tema, momenti di approfondimento e animazione. Tutto questo è stato organizzato da UMBRIA&TASTES, un Consorzio attivo dal 2010, che valorizza le eccellenze agroalimentari dell’Umbria, al fine di promuovere e commercializzare il turismo enogastronomico. Lo abbiamo già nominato per il progetto U FACTOR.
Il leit motiv del Salone 2017 è IL VIAGGIO, la vacanza rurale itinerante, in tutte le sue declinazioni, a piedi o a cavallo o in bici, sostenibile e responsabile, a contatto con la natura e alla scoperta di tradizioni vere. Il focus sul Turismo Sostenibile nell’anno dei borghi si è tenuto alle 15 di venerdì, ed ha messo in risalto i seguenti punti: sostenibilità, accessibilità, innovazione.
La SOSTENIBILITA’ è indispensabile, e per questo bisogna evitare i rischi di eccessiva concentrazione verso mete troppo pubblicizzate e conosciute, contro itinerari turistici meno conosciuti ma già maturi ed attrezzati per l’ospitalità.
ACCESSIBILITA’ vuol dire possibilità di raggiungere i luoghi in modi diversi, con LENTEZZA, godendo di ogni angolo del paesaggio, a piedi, sulle orme degli antichi cammini dei pellegrini, oppure a cavallo. Anche le ciclovie sono ormai una tipologia di spostamento molto usata e richiesta da tantissimi appassionati.
L’INNOVAZIONE non è solo tecnologica, ma è anche innovazione di processo, di prodotto e di mercato. È fondamentale una diversificazione dell’offerta turistica, in particolare per quel che riguarda il turismo del benessere, che non è più appannaggio dei luoghi termali.
Il pomeriggio del giorno 6 ha avuto inizio anche il percorso della STRADA DEI VINI DEL CANTICO, per proseguire durante tutto il giorno successivo. Ma per il racconto vi rimando al prossimo articolo, troppe emozioni ed informazioni impossibili da descrivere in un sol fiato e racchiudere in un solo articolo!
Vi lascio questa foto come anticipazione: è la serata del giorno 7, durante la cooking class sulla pasta fresca presso l’agriturismo IL CERRETO di Bettona.
E con questa immagine nelle vesti di minacciosa azdora vi saluto, dandovi appuntamento alla seconda parte!
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