In questo periodo solitamente inizia la preparazione delle confetture di fine estate o inizio autunno: fichi, pesche, prugne. È proprio questo il momento migliore per le prugne Stanley, una varietà di un bel viola bluastro e di forma ovale. Per preparare la mia confettura ho abbinato a queste prugne i limoni verdelli, un prodotto siciliano sempre stagionale, caratterizzati dal colore verde e piuttosto piccoli.
Avevo già pubblicato questa confettura un po’ di anni fa, ma ho deciso di rifare un post tutto nuovo, anche cambiando qualche procedura.
Il metodo che ho utilizzato è lo stesso delle mie ultime confetture e marmellate: un riposo di un giorno dopo una prima breve bollitura, e infine la cottura.
La giusta percentuale di zucchero e il succo di limone permettono alla confettura di mantenere un bel colore rubino scuro e di cuocere in minor tempo. Come già ho specificato nei miei precedenti articoli, non è consigliabile scendere al di sotto di certe quantità di zucchero, per evitare rischi nella conservazione. Anche il limone fa la sua parte, con gli acidi che sono naturali conservanti e combattono l’ossidazione e microrganismi indesiderati.
Ingredienti per 4 barattolini di confettura:
1 kg di prugne Stanley pulite e denocciolate
500 g di zucchero
Due limoni verdelli (circa 200 g)
Procedimento
Lavate le prugne, denocciolatele e dividetele in quattro spicchi, ponendoli dentro una capiente ciotola. Accertatevi che il peso netto sia un chilogrammo.
Lavate e asciugate i limoni, grattate la scorza ed estraete la polpa, con l’aiuto di un cucchiaino, mescolandole alle prugne. Non è necessario filtrare il succo, basterà eliminare i semi e le fibre più dure.
Aggiungete 400 g di zucchero, mescolate e fate riposare per un’ora.
Scegliete una pentola piuttosto larga e bassa, col fondo pesante, versateci le prugne condite e portate a bollore ma a fuoco moderato.
Abbassate il fuoco e girate per dieci minuti. Spegnete e fate raffreddare. Riponete in frigorifero per almeno dodici ore.
Nel frattempo preparate i barattoli e sterilizzateli, a secco o a bagnomaria, come spiegato negli articoli precedenti.
Riprendete la cottura, aggiungendo l’ultima parte dello zucchero, sempre a fuoco dolce e mescolando spesso, per evitare che la confettura si attacchi al fondo.
Occorreranno circa 40 minuti perché la confettura sia pronta. Comunque accertatevi della giusta cottura con la prova piattino o in acqua fredda (vedi articoli precedenti).
Invasate la confettura facendo attenzione a non sporcare il collo dei barattoli. Capovolgeteli fino a completo raffreddamento, oppure procedete subito alla seconda sterilizzazione, a secco o a bagnomaria.